Di buon passo nell'Appennino che resiste /7
Continuiamo il racconto di Salvatore del suo tour in Appennino con la bicicletta (gravel) alla scoperta di chi resiste.
19 febbraio 2025
Monti Peloritani
Novara di Sicilia, maggio 2024 – Mi avvio verso Novara di Sicilia, uno dei borghi più belli d’Italia. All’anagrafe risultano 1.165 persone, ma di fatto sono circa 800, e parlano il dialetto gallo-italico di Sicilia, un’isola linguistica che ricorda l’arrivo, nell’XI secolo, di coloni provenienti dal Piemonte, dalla Liguria e dalla Lombardia.
Entro nella pasticceria San Nicola, dove Filippo, uno dei proprietari, mi accoglie con un perfetto accento piemontese e mi offre una specialità di Novara: il dito dell’Apostolo Tommaso, un dolce nero da un lato e bianco dall’altro, che ricorda molto il cannolo siciliano. Questa prelibatezza, di origine calabrese, fu portata dai monaci al seguito di sant’Ugo Abate che fondò a Vallebona, l’odierna Novara, il primo monastero cistercense di Sicilia.
A Novara si produce il formaggio maiorchino, una vera eccellenza locale. Da gennaio sino a Carnevale si può assistere alla tradizionale gara del lancio delle forme di maiorchino, in cui le forme vengono fatte rotolare lungo le viuzze in discesa del paese.
Tuttavia, nonostante vari tentativi dell’amministrazione comunale, i produttori di maiorchino non sono mai riusciti a costituire un consorzio di tutela.
Ho appuntamento con Salvatore Buemi, vicesindaco di Novara e colonna portante del 118 locale. Oggi è di guardia con il medico Luigi e un’infermiera. Prendiamo un caffè e parliamo delle difficoltà che gli operatori del servizio di emergenza sanitaria affrontano quotidianamente per garantire interventi tempestivi su un territorio così vasto e impervio. Mentre conversiamo, arriva una chiamata di soccorso in codice rosso, a meno di un’ora di distanza. Nemmeno ci salutiamo: l’ambulanza corre via a sirene spiegate.
Negli ultimi due anni, la popolazione di Novara si è stabilizzata, grazie all’arrivo di nuovi residenti: spagnoli, argentini, cechi, oltre a liguri e piemontesi che hanno comprato casa e si sono iscritti all’anagrafe.
Novara si trova a pochi chilometri dallo spartiacque Tirreno-Ionio e attira visitatori da entrambi i versanti. Molti camminatori, che percorrono la via Francigena delle Montagne e il Cammino dell’Anima, dalla Madonna di Dinnammare a Tindari, vi sostano.
Il 3 dicembre 2022, una frana ha danneggiato la statale 185 che collega Novara di Sicilia alla zona ionica e con Taormina. Per sollecitare l’inizio dei lavori, il sindaco Gino Bertolami si è prima incatenato davanti la sede dell’Anas di Palermo e poi ha iniziato uno sciopero della fame, concluso il 16 aprile 2024, il giorno prima dell’avvio dei lavori. Purtroppo a gennaio di quest’anno, una nuova frana ha nuovamente bloccato l’unica e vitale arteria.
Vivere in montagna senza poter accedere ai servizi fondamentali - mobilità, sanità e istruzione - sanciti dall’art. 3 della Costituzione, è inaccettabile per uno stato moderno. La Strategia Nazionale per le Aree Interne è nata proprio con questo obiettivo: attraverso un approccio dal basso (place-based), mira a riattivare processi di sviluppo che mettano al centro il capitale territoriale, riducano le disuguaglianze e aumentino la competitività delle aree svantaggiate.
L’Appennino che resiste, nonostante tutto.
Salvatore Capasso
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