Luca Gianotti
7 settembre 2020

Il caso non esiste. Esistono le opportunità. Durante il lockdown, Ediciclo ci ha chiesto di scrivere Cammina Italia. Tra i cammini che abbiamo pensato di proporre, per il Molise Cesidio Pandolfi ha curato il percorso sul tratturo da Pescasseroli a Ripalimosani. Pochi giorni dopo l’uscita del libro, c’è stata la riapertura dal lockdown. Con la mia famiglia, ho scelto quel cammino per una settimana rigenerante e armonizzante. Ho trovato un percorso bellissimo, due giorni nel Parco Nazionale d’Abruzzo e quattro giorni in un Molise verde, con tanta acqua, e con tanti paesi accoglienti e strutture ricettive ospitali. Ho trovato un tratturo quasi mai segnato, e poco percorribile senza tracce gps. Ma per il resto, un cammino ideale. Tornato alla base non ho resistito. Mi sono rimboccato le maniche e ho attivato alcune persone, abbiamo cominciato a lavorarci, con Cesidio, Stephane, Nando. È nato un nome, un logo, una traccia gps rivista e corretta, e da oggi un sito web e una pagina Facebook. Tra un mesetto o due ci saranno le credenziali e gli attestati. Insomma, mettiamo la nostra esperienza al servizio del tratturo, e allarghiamo la Rete dei cammini legati alla Compagnia dei Cammini con un nuovo ingresso. Chi per esempio ha percorso il Cammino dei briganti troverà un cammino di pari valore e qualità. Una storia antica di secoli che non deve scomparire, quella della transumanza, oggi riprende vita. I fiumi d’erba rivedranno i passi di molti di noi. Lunga vita al tratturo!
Luca Gianotti (editoriale della newsletter il cammino /227)

Vi presentiamo il Pescasseroli-Campobasso

La Via del Tratturo. Da Pescasseroli a Campobasso

Sei giorni di cammino, 110 chilometri, seguendo le tracce di due tratturi regi. Che portavano i pastori abruzzesi in Puglia. Si inizia sul Pescasseroli Candela, per due giorni, nel Parco Nazionale, su sentieri segnati con la sigla RT (Regio Tratturo), in posti famosi, Opi, la Val Fondillo, la Camosciare, Civitella Alfedena, Villetta Barrea, il lago di Barrea, Alfedena. Da qui in poi cambia tutto. I segni scompaiono. Ma il tratturo resiste. Essendo di proprietà del demanio, non si può vendere, non ci si può costruire. Certo, il tratturo è invaso dalla vegetazione. Al Ponte della Zittola c’era una taverna dove i pastori facevano sosta. Qui si incontrano due tratturi. E noi abbandoniamo il precedente per saltare sul Castel Di Sangro-Lucera, che ha meno asfalto, e in quattro giorni molisani arriva a Campobasso. Per ora ci fermiamo qui. Poi in futuro chissà, potremmo dedicarci a riattivare anche il tratto successivo, fino alle Puglie. Ecco il sito web, ancora in via di completamento ma già con tanti servizi, info pratiche, descrizione del percorso, tracce gps gratuite aggiornate di recente.
Ecco la pagina Facebook, a cui vi chiediamo di mettere un “mi piace” per stare collegati, e ricevere le informazioni.

Ora il lavoro grosso è creare una rete. Insieme alla Compagnia dei Cammini e a Ecotur. Abbiamo già l’adesione alla rete del Museo della transumanza di Villetta Barrea, e di alcune strutture ricettive. La rete è lo strumento per tenere in piedi un cammino, dividersi i compiti e collaborare tutti insieme. Ovviamente ogni aiuto e collaborazione è bene accetto.

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