Ninco Nanco deve morire

Eugenio Bennato ha scritto un bel libro. Dal titolo “Ninco Nanco deve morire” (Rubbettino Editore). È un libro che ci parla di Bennato in forma autobiografica, per spunti tematici legati al brigantaggio e alla sua musica. Sapientemente alternati. Bennato ci racconta la sua versione della questione meridionale. Perché nella sua carriera Bennato ha sempre di più affrontato sia nelle canzoni che nei suoi approfondimenti personali, la questione meridionale e le false verità dell’unificazione risorgimentale. E vuole proporre un modello alternativo positivo, in cui sud diventi un valore e non un’arretratezza. Citando pensatori come Franco Cassano, per esempio. Nel cui pensiero meridiano si afferma che i valori tipici del sud, ospitalità, cultura del dono, appartenenza alla comunità, lentezza, rapporto con la natura, matriarcato, sono i veri valori dell’oggi, di una società antagonista a quella capitalista ufficiale. Per Bennato i “nuovi briganti” sono coloro che si rifanno a questi valori: i giovani dei movimenti, chi fa scelte di vita controcorrente, chi decresce, chi va lento (e noi possiamo iscrivere i camminatori come noi in questa categoria di nuovi briganti).

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Luca Gianotti
2 agosto 2013