Ogni albero è un poeta

Tiziano Fratus con questo libro si pone nella scia di autori anglofoni naturalisti di oggi e di ieri (Wordsworth, Thoreau, Lopez, Deakin, Sebald, Macfarlane e tanti altri). Diario poetico di osservazioni e riflessioni naturalistiche, raccolte durante le sue passeggiate. Molto spesso il terreno di osservazione in cammino sono i boschi dietro casa, nelle Terre Alte delle Alpi piemontesi. Altre volte Fratus posiziona la tenda nella natura e comincia a esplorare. In cammino la sua mente vaga, e le osservazioni portano a parlare di ere geologiche antiche, di animali estinti, o di ricordi di bambino alle prese con insetti o con giochi nei ruscelli. Il camminare è lo strumento, per osservare, pensare, poetare:

“La straordinaria bellezza del camminare in una selva ti porta a curiosare in ogni forma di sapere umano. L’art’. La silvicoltura. La geologia. La botanica. La zoologia. L’ornitologia. La storia dell’umanità. Allunghi l’occhio e un dito: segni un punto preciso e si apre una parentesi che contiene una storia.”

Questo stralcio sembra il manifesto programmatico di Fratus, l’Uomo Radice che con questo libro si è fatto Silvano, viandante delle foreste, e la sua scrittura, fatta di frammenti di poesia naturalistica, si è fatta adulta. Il libro poi è ricco di informazioni scientifiche, piccole lezioni “a scuola di natura”.

Luca Gianotti
29 gennaio 2016