Recensione: La strada da fare. In cammino nella regione che (non) c’è
Due giovani donne di Torino, Maria Clara e Giulia, hanno scelto la regione di cui sapevano meno. Era il Molise. Hanno partecipato al premio Fuori Rotta, proponendo di camminare il Molise per un mese, e vedere se il Molise esiste davvero. Dopo aver vinto il premio, sono partite in agosto 2015, e hanno scoperto un mondo inaspettato. Hanno camminato 25 giorni, hanno incontrato tantissime persone in quei bellissimi incontri casuali che il cammino ti riserva, soprattutto se sei in una regione del Sud, fuori dalle rotte più battute. Altri incontri erano organizzati in anticipo, grazie alla pagina facebook che avevano messo in piedi, c’era chi le aspettava, chi le ospitava a casa, tanta ospitalità calda, che ha sorpreso come elemento fondamentale queste due giovani torinesi abituate alla gentilezza di maniera dei sabaudi.
2 febbraio 2018
Questo viaggio veniva raccontato in un blog (Due passi in Molise), che è diventato un libro, ed è nata una comunità di persone. Maria Clara scrive bene (collabora con la Scuola Holden) e riesce a tratteggiare i colori, i profumi, i sapori del cammino.
Maria Clara e Giulia hanno provato a seguire i tratturi che dall’Abruzzo scendono in Puglia, passando appunto per il Molise, ma spesso si sono perse, spesso hanno camminato su asfalto.
Ma non è importante. Era altro che cercavano, era altro che hanno trovato.
Sarebbe bello che da questo progetto nascesse anche un cammino, un percorso in Molise per portare sulle orme di Clara e Giulia centinaia e migliaia di camminatori. Come è successo per il Cammino dei Briganti. I cammini a questo servono: a unire con calore chi cammina con chi resiste in territori dove apparentemente c’è poco, ma c’è in realtà tanta umanità e tante potenzialità. I cammini possono dar vita ai territori, portare energia giovane, energia positiva, questo hanno fatto con il loro passaggio Clara e Giulia, questo dobbiamo fare tutti noi camminatori.
Maria Clara Restivo – “La strada da fare. In cammino nella regione che (non) c’è”, Neo Edizioni 2017 – 15 euro
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