Carta dei diritti dei bambini
I nostri viaggi rispettano i “diritti naturali di bambini e bambine”, ecco la Carta dei diritti dei bambini.
Redazione CdC
12 May 2013
12 May 2013
- Diritto ai linguaggi: ogni bambino ha diritto a poter esprimersi con i propri linguaggi, il proprio modo di essere una piccola pianta che cresce, e come una piccola pianta deve essere annaffiata con l'attenzione e la tenerezza che gli adulti gli devono dedicare. I bambini devono poter esprimersi nel loro modo naturale spontaneo e creativo, sono gli adulti che debbono interagire ed interpretare il loro modo di farsi capire. Le guide della Compagnia dei Bambini sono portatrici di questi linguaggi essendo capaci di interagire con i piccoli esploratori e garantiscono un approccio naturale semplice ed educativo mirato a una relazione dolce nel modo di proporsi.
- Diritto ad essere esploratori: i bambini debbono poter spaziare nell'intorno che li circonda ed hanno il diritto di poter usare questi spazi. La natura è un immenso orizzonte che deve essere conosciuto e vissuto con la curiosità tipica dei bimbi. La Compagnia dei Bambini promuove un approccio curioso al mondo naturale e al paesaggio creando un interesse profondo per le bellezze naturali. I bimbi debbono poter toccare con mano gli elementi naturali per capire il valore e la bellezza dei pilastri della vita; l'acqua l'aria il fuoco e la terra sono amici che vanno conosciuti nel profondo. Per conoscere la terra occorre sporcarsi, per conoscere l'acqua bagnarsi, per conoscere l'aria ci vuole la cima di un monte e il vento che accompagna gli odori delle nuvole va toccato con la bocca e le braccia aperte laddove esso si posa; per conoscere il fuoco bisogna guardare il sole e scaldarsi ai raggi dorati poiché dalla più grande delle scintille alla più piccola fiammella è lui che scalda la nostra vita.
- Diritto alla curiosità: i mille perché di un bambino non sono domande, sono richieste. Che vanno ascoltate e spiegate. La curiosità è la spinta che fa crescere i nostri piccoli che ogni giorno ci chiedono risposte. Camminare con la Compagnia dei Bambini è una risposta ad ogni passo in quanto le guide sanno affrontare le domande con ciò che i bambini vogliono sentirsi dire; non una spiegazione ma un modo di comunicare che permette a loro di stupirsi. I bambini felici hanno la bocca spalancata e gli occhi grandi. In ogni domanda c’è un desiderio di sapere e questo è un bell'inizio. In ogni risposta adeguata alle loro esigenze c’è la consapevolezza in loro che il mondo degli adulti è lì, con loro. Sanno che stanno camminando ma non saranno soli.
- Diritto al sorriso: un bambino triste è un bambino che è stato deluso, nei suoi occhi lucidi c’è una luce che presto si spegne. La Compagnia dei Bambini lavora per tenere accesa la luce adoperando una metodologia di lavoro serena, un approccio tenero e sicuro, un abbracciare le loro sensibilità e farsi carico delle loro ansie portando loro messaggi di attenzione e di cura. La spalla di un adulto consapevole è il tronco su cui poggia la fiducia del bambino. Gli adulti debbono essere al loro fianco e proporsi positivamente anche negli sbagli; una positività che rende sicuri e vogliosi di ripartire superando l'ostacolo e non evitandolo. Un bambino cresce se l'ostacolo rimane li, e gli si insegna a superarlo. Se l'ostacolo viene spostato, il bambino ne troverà certamente un altro più avanti.
- Diritto alle scelte: coprirsi se c’è freddo, cambiarsi la maglia quando si suda e altre piccole crescite quotidiane sono impegni importanti per un bambino; spesso gli adulti intervengono e tolgono il diritto di poter scegliere eliminando dalla partenza il motto “chi sbaglia impara”. I bambini debbono avere la possibilità di confrontarsi con le proprie scelte per capire se si è fatta la cosa giusta. La capacità di crescita intellettiva è subordinata ai tanti piccoli passi che in autonomia permettono al bambino di poter capire le situazioni.
- Diritto alle possibilità: c’è tutto un mondo intorno. Il bambino ne è al centro. Gli adulti devono lavorare perché questo cerchio infinito senza confini sia il palcoscenico dove possano nascere le esperienze di tutti i giorni. I bambini hanno bisogno di fare, creare, esprimersi, e provare. Essi crescono attraverso le esperienze e le conoscenze; gli adulti devono essere un esempio di stimolo e creare per loro le possibilità di essere individui attivi e propositivi.
- Diritto a crescere: un bambino un domani non sarà più una piccola pianta, una boscaglia; sarà un albero fiero che protrarrà i propri rami nel cielo dell'esistenza. C’è un percorso di crescita continua come vuole il ciclo della vita. Gli adulti hanno il compito di fare crescere questi arbusti e far si che un domani una grande bosco lussureggiante aiuti questa terra ad essere sostenuta. Crescere è un diritto. Diventare grandi è una responsabilità. Se aiutiamo le piante a crescere esse un domani faranno crescere altre piante. È il percorso cui noi adulti di oggi dobbiamo percorre insieme a loro perché... Camminando si cresce.
Massimo Montanari
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