Il cammino come terapia
Mi chiedono se credo veramente alle cose che da anni scrivo
E cioè che il cammino sia una delle terapie dei mali della civiltà contemporanea
Potrei rispondere che il cammino, quotidiano e consapevole
È ormai punto fermo della mia pratica di vita
E quindi, in quanto esperienza concreta soggettiva, si legittima da sé
Non sfuggo tuttavia alla domanda, perché le idee che vado dicendo
Non solo fanno parte di un’ampia riflessione collettiva
Ma sono intenzionalmente proposta politica, filosofica, spirituale
Posto che il cammino è ovvia metafora del dipanarsi dell’esistere
E in quanto tale afferma il bisogno di riappropriarci del nostro destino
Contestando la passività consumistica in cui vogliono relegarci
In più, sono davvero convinto che questa nostra condizione alienata
Necessiti di gambe e passi come simboli del cambiamento possibile
È possibile invertire la rotta di un Io razionale ipertrofico
In nome di una rivalutazione del corpo, motore di sensazioni ed emozioni
Che sono la radice fondante del nostro essere animali affettivi
È possibile uscire dalla delega acritica alla tecnologia di ogni nostra azione
In nome di un tornare ad essere registi ed attori
Dei semplici gesti che ci fanno percepire il piacere di fare da sé
È possibile fuggire dalla chimera delle relazioni virtuali
In nome della fiducia a coltivare l’incontro con l’altro
Avendo ben chiaro che è con la convivialità che contrastiamo la solitudine
È possibile ridare senso al profondo vuoto esistenziale che ci attanaglia
Facendo del cammino un percorso di ricerca spirituale
Perché la dimensione del sacro è indispensabile per sentirci parte del Tutto
Sto rispondendo al dubbio legittimo che il cammino sia velleitaria utopia?
So che non tutti sono interessati a mettere in discussione il pensiero dominante
Che tanti preferiscono accontentarsi di quel che passa il convento
Salvo poi lamentarsi, lamentarsi, lamentarsi… sterile lamento
Sono certo invece che la curiosità sia la componente più originale della specie umana
Ed il metterci in cammino è ciò che meglio incarna la speranza del nuovo
Guido Ulula alla Luna
Foto di Francesca Vanzetta
"