Perché camminare lungo la “Via Licia”
Camminare è espressione autonoma di vita, non ha necessità di ulteriori motivazioni e una delle più preziose opportunità che offre questa attività è il tempo per pensare, specie quando il cammino è lungo e si riesce a ritagliare per se qualche intervallo a prescindere dai compagni e dagli stimoli del paesaggio. Si può camminare e pensare ovunque, senza necessità di cercare cose nuove, ma ci sono luoghi che sembrano essere più favorevoli di altri a stimolare e guidare il pensiero nel suo comunque autonomo, scazonte, girovagare. Uno di questi luoghi è la Licia, regione montuosa, spiccatamente mediterranea, della Turchia, tra Fethyie ed Antalya, in cui è stato tracciato e segnato il primo sentiero escursionistico turco di lunga percorrenza.
Perché questo luogo farebbe pensare più di altri? La prima cosa che mi sono trovato a considerare è stato il senso della storia ispirato dalle rovine delle antiche città licie che si incontrano lungo il cammino. La Licia è uno di quei paesaggi mediterranei in cui si è portati a pensare allo scorrere del tempo umano attraverso le testimonianze archeologiche posizionate non solo in luoghi remoti e panoramici, circondati da lussureggiante macchia mediterranea, ma anche tra le serre agricole in plastica trasparente, le baracche e le case degli abitati contemporanei. Anche senza sapere se quelle grandi pietre severe siano state lasciate li da Lici, Greci o Romani, riescono a dare il senso del divenire e stimolano l’inizio del pensiero.