Recensione: Altritudini
In un numero precedente abbiamo pubblicato la recensione scritta da Davide Sapienza per Limina del libro di Francesca Camilla D’Amico, dal titolo Altritudini (Ediciclo). Nel frattempo anche io ho letto il libro, e siccome Francesca sarà dal 2025 guida narrante per la Compagnia dei Cammini, voglio aggiungere qualche mio pensiero.
Francesca Camilla è giovane, ma è anche antica. Francesca è abruzzese, e questo è importante per capirla. Ha dentro di sé tutti i pastori, i cafoni, i pescatori dei secoli passati.
19 December 2024
Vi dico già da subito che se vi capiterà di fare un cammino con lei, la lettura di questo libro vi faciliterà l’incontro. Perché Francesca in questo libro si racconta, del suo percorso di contastorie che diventa anche guida, e in qualche modo si mette a nudo. Leggendolo, arrivereste alla partenza del cammino già conoscendola. Il suo percorso, di attrice di teatro che sceglie la via meno battuta, come direbbe Frost, e si trasferisce in paeselli di montagna per raccogliere storie di contadini, pastori e gente umile, per poi imparare a raccontarli, è un percorso controcorrente e antico. E l’incontro con la natura della Maiella aggiunge un elemento in più: Francesca raccoglie anche le storie che ci raccontano le montagne, le storie che raccontano i lupi (come ben mostra la bella copertina, dove un lupo sta raccontando la luna a Francesca).
In un passo del libro, Francesca Camilla dichiara il suo obiettivo: “Conoscere se stessi e il mondo misurandosi con le storie di chi incontriamo in cammino […] Camminare e raccontare sono tra le attività più antiche dell’essere umano. Mi sono messa in cammino per capire chi sono attraverso le storie, provando ad afferrare la polvere che vaga in un raggio di luce”.
Ecco che da questa intenzione nascono le sue “escursioni narrate”, per tenere insieme il mondo delle leggende popolari, le storie di coesistenza tra animali e umani, e l’osservazione della natura. Ecco che Francesca diventa guida. E il prossimo passo sono i cammini.
In cammino lei usa anche i canti della tradizione orale. Scrive: “Non sono una cantante. Canto. Camminiamo, ci fermiamo, se vedo che le persone sono distratte o fanno fatica a concentrarsi, canto. E si rimettono al presente. Ora si può ascoltare, ora camminiamo davvero, non stiamo solo spostando il corpo mediante le gambe.”
Se prima era il teatro il luogo di azione di Francesca, ora c’è un palco immenso in cui attrice e spettatori camminano insieme, quindi alla pari, il teatro si fa luogo di relazione e di incontro, piccola comunità provvisoria in cammino…
Un grazie a Luigi Nacci, che ha saputo “scoprire” Francesca Camilla e pubblicarla nella collana da lui diretta. (LG)
Francesca Camilla D’Amico – “Altritudini”, Ediciclo 2024 – 15 euro