Recensione: La canzone della Terra
Wanted Cinema pubblica ormai da qualche anno film dedicati al camminare e alla natura, piccoli gioielli da scoprire. Il 15 aprile esce nelle sale “La canzone della Terra”, film norvegese candidato agli Oscar, prodotto da Liv Ullmann e Wim Wenders
La regista Margreth Olin ha seguito il padre di 84 anni per un anno intero, filmandone le tante camminate nella natura selvaggia della Norvegia. Il tema è la vecchiaia, e la morte vista come momento naturale di passaggio, e inserita nel contesto naturale dell’acqua che scorre, il ghiaccio che scricchiola e precipita sotto la forza dei ghiacciai, le aquile in volo, i fiordi visti dall’alto, i fiori tra le rocce, e questo uomo che racconta. Racconta del nonno, del padre, e anche la madre della regista racconta. Raccontano il ciclo della vita. Un film che è una forma di meditazione, per suoni e immagini.
Ma torniamo alla scena iniziale del film. Sulle immagini dall’alto del padre anziano che cammina nella neve, la regista Margreth racconta:
Sin da quando ero piccola, bramavo di seguire i tuoi passi, dietro di te, sul sentiero.
“Papà, mi racconti una fiaba?”
Mi rispondevi: “Andiamo a fare una passeggiata. Guardati intorno”, dicevi.
“Non camminare così veloce da dimenticarti di guardare”.
Un film delicato, che vi consiglio, uno scrigno da aprire con cura. (LG)
Margreth Olin – “La canzone della Terra”, Wanted Cinema 2024
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