Viaggiando tra onde, sentieri e sentimenti

Racconto al ritorno di un VelaTrek

In treno, verso casa, e l’impellente bisogno di scrivere di loro, di noi, del nostro viaggio insieme.

Quel bisogno che prende qualcuno quando vuol fermare qualcun altro, per non farlo andare via, per non perderlo. Immaginare fili di seta sottili che legano vite, storie, sorrisi, sudore, che percorrono spazi liberi senza mai aggrovigliarsi o lacerarsi per troppa tensione. S’adombra il viso e il sentimentalismo inviso s’appropria del palcoscenico. Smetto di tessere fili di seta, taccio con la mente, il silenzio purifica la circostanza e, intanto, sto viaggiando verso casa. Sono trascorsi tre giorni, i luoghi familiari, le abitudini quotidiane, gli amici, tutto il conosciuto che rassicura, consentono un nuovo approccio più leggero e gioioso, senza tristezza o rimpianti; l’equidistanza ritrovata, per godere al meglio di quelli che adesso sono passato e ricordi. Come quando vai in vacanza nella casa di campagna, spalancandone le finestre, una luce di immagini, di colori e rumori mi circonda affabilmente, riportandomi in fretta, e stavolta senza dolore, a noi, alle migliaia di istanti vissuti insieme racchiusi in una “normale” settimana di velatrek.

Redazione CdC
9 August 2013