Safinim!
Una storia fantastica, di coraggio e ribellione contro i romani, diventa un cammino. Cosa sarebbe successo a tutti noi se nel 91 avanti Cristo la confederazione dei popoli italici guidata dai Sanniti avesse sconfitto Roma? È una storia che pochi conoscono, quella di un popolo che stava per sconfiggere i Romani, ma che fu spazzato via 2000 anni fa, al punto che poco se ne sa. La storia la fanno i vincitori, e i Romani vollero che dei Sanniti nulla si ricordasse (si chiamava damnatio memoriae). I Sanniti erano i briganti dell’ante Cristo.
24 mai 2022
Partirono in settemila dalla Sabina, una primavera dell’VIII secolo a.C., e avevano tutti 20 anni. Per anni erano stati preparati a questo viaggio sacro, con cui dovevano andare alla ricerca di terre in cui stabilirsi. Passarono le terre degli Equi e dei Marsi, ma non c’era posto per loro. Poi videro dall’alto una terra selvaggia, con pochi abitanti sparsi, tanta acqua, boschi e tanto verde. Così nacque il popolo dei Sanniti Pentri, un popolo di pastori che si fecero guerrieri.
Il Cammino dei Sanniti, ideato e guidato da Luca Gianotti, consente di scoprire questa storia, seguendo le orme di un romanzo, Viteliù, che significa Italia, nel linguaggio antico dei popoli italici, perché l’Italia nacque proprio lì, e nacque per difendersi dai Romani. Si seguono le tracce rimaste, tante, saremo archeologi in erba, un viaggio riservato a chi sa suggestionarsi, perché mura ciclopiche su un monte diventino un accampamento, le basi di un tempio riprendano vita, e ogni sasso squadrato che vedremo sul cammino sappia raccontarci storie antiche. Il Santuario della Nazione, la città del Toro Sacro, la Pietra-che-viene-avanti, l’antro di Kerres… Al grido di “Safinim!”. Senza dimenticare l’oggi: incontri con persone vere, natura e cultura. Nella prima parte del viaggio, l’ambiente sarà più montano e si saliranno alcuni monti panoramici, tra cui il Monte Kaprum e il Monte Campo, entrambi di circa 1.750 metri. Cammineremo poi sul tratturo Celano – Foggia, uno dei tratturi principali che collegavano Abruzzo, Molise e Puglia per il trasferimento stagionale delle greggi.