Scarpinata letteraria con i Wu Ming

Sono le ore 9, sole e cielo azzurro. Brezza allegra, canto di uccelli, prati e tigli in fiore, e autostrada rombante laggiù. Dolci colline tinte di giallo-verde e filari di cipressi ad adornarle. Quassù, ai Prati di Mugnano – prima visuale panoramica per il viandante che parte da Bologna – lo spiazzo del parcheggio pian piano si riempie. Di voci, saluti, sorrisi, suoni sommessi di strumenti musicali che si schiariscono la voce. L’incontro. L’attesa. Due dimensioni così importanti di questi mesi sospesi. E iniziamo così, guardandoci attorno e riscoprendo che l’altro esiste ancora, è lì, in carne ed ossa, oltre gli schermi che ci hanno unito e separato. E riscopriamo subito che anche la natura è lì, sempre pronta, grande e capace di accoglierci. E così partiamo, centocinquanta persone al seguito di Wu Ming 1 e Wu Ming 2 e dei membri di due band bolognesi, la BaLotta Continua e il Bhutan Clan. In realtà non c’è chi guida chi, c’è un torrente di gente, di colori e parole, di piedi e cuori, che si mette in marcia.

4 juin 2020