Where is wilderness ?
“I nostri corpi sono selvatici. Il gesto involontario e veloce di girare la testa se sentiamo un grido, la vertigine se guardiamo in un precipizio, il cuore-in-gola nei momenti di pericolo, il riprendere fiato, i momenti tranquilli di quiete, quando ci rilassiamo e riflettiamo – sono tutte risposte universali di questo corpo mammifero. Si osservano in tutti i mammiferi. Il corpo non ha bisogno dell’intercessione di un intelletto conscio per respirare, per far battere il cuore. Per moltissime cose si regola da solo, ha una sua vita. Sensazione e percezione non vengono esattamente da fuori, e il continuo flusso di pensiero e immagini non è esattamente esterno. Il mondo è la nostra consapevolezza, e ci circonda. Ci sono più cose nella mente, nell’immaginazione, di quante “tu” ne possa controllare – pensieri, ricordi, immagini, rabbia, delizie, sorgono non chiamati. La profondità della mente, l’inconscio, sono le nostre aree di wilderness interna, e questo è il posto dove la lince si trova in questo preciso momento. Non intendo linci personali all’interno di psiche personali, ma la lince che si muove di sogno in sogno. L’agenda pianificata dell’io conscio occupa un territorio molto esiguo, una celletta accanto al cancello interno della mente, e conserva qualche traccia di ciò che entra ed esce (e a volte fa progetti espansionistici) e il resto si arrangia da solo. Il corpo sta, per così dire, dentro la mente. Entrambi sono selvatici.”
Da Gary Snyder, “La pratica del selvatico”, Fiori Gialli Edizioni
Addomesticati
Noi, la natura, gli animali che teniamo accanto
Addomesticato vuol dire che teniamo tutto sotto controllo
La nostra casa dev’essere perfetta ed efficiente
È chiaro che ci aspettiamo che tutto funzioni sempre al meglio
La morte diventa così totalmente insensata
E la morte del corpo è l’unica realtà incontrovertibile
Addomesticati e folli
Crediamo davvero che basti pensarlo perché un desiderio si avveri
Poi l’amara sorpresa del corpo che si ammala
Ansia e depressione che ci invadono a tradimento
E sogni incomprensibili che turbano le nostre quiete giornate
Abbiamo scordato che corpo e sogni dicono la verità
Corpo e sogni vogliono ricordarci chi siamo
Materiale cosmico in precaria e continua evoluzione
Di cui dovremmo essere solo continuamente curiosi
La selvaticità è uscire fuori
Fuori dalle case sterilizzate e tecnologiche
Fuori dalla razionalità presunta onnipotente
Voglio stare attento alle sensazioni ed alle percezioni
Cammino per risintonizzarmi con qualcosa di antico
Una energia non sopita che avverto in me e fuori di me
Cammino e mi sento vivo nel mondo che attraverso
Consapevole che io e il mondo siamo la stessa misteriosa cosa
Guido Ulula alla Luna