All’Asinara, il cammino assume i tratti dell’esperienza interiore. L’isola, segnata da una lunga condizione d’isolamento, restituisce al viandante la dimensione profonda dell’“isolitudine”: quello stato d’animo sospeso, in bilico tra solitudine e connessione, tra distacco e immersione. Qui, lontano da ogni rumore artificiale, si impara a camminare nel silenzio, ad ascoltare la voce discreta della terra, a riconoscere nel vuoto apparente una forma diversa di pienezza.

Vivere l’isola significa confrontarsi con l’essenzialità. Nessun eccesso distrae lo sguardo: solo mare, vento, pietre e cielo. L’orizzonte si dilata, la percezione del tempo cambia, la mente si alleggerisce. La presenza costante della natura – tanto aspra quanto armoniosa – e i segni del passato chiuso e sorvegliato per la presenza del carcere, inducono a riflettere sul senso della libertà, della frontiera, del confine. Ogni edificio abbandonato, ogni strada sterrata che conduce a un punto panoramico, parla di separazione ma anche di possibilità.

L’isolitudine dell’Asinara non è abbandono, ma scelta. È uno spazio mentale e fisico in cui rimanere soli senza sentirsi lontani. Un luogo dove si può scomparire dal mondo senza smettere di appartenervi. E così il cammino diventa ascolto e presenza, osservazione e raccoglimento. Camminare su quest’isola significa, in fondo, ritrovarsi.

All’Asinara ci si immerge in un ambiente dove la natura ha riconquistato lentamente i propri spazi, intrecciandosi con le tracce di una storia dura e silenziosa. Ogni sentiero racconta qualcosa: il silenzio delle ex strutture carcerarie, la vegetazione mediterranea che resiste al vento salmastro, il passo leggero degli asini bianchi, divenuti simbolo dell’isola. Lontano dalle rotte turistiche più affollate, il paesaggio si presenta selvaggio, modellato dal tempo e dalla solitudine.

Attraversare l’isola a piedi consente di coglierne la vera essenza: non solo una meta naturalistica, ma un luogo sospeso tra memoria e rinascita. I percorsi che si snodano lungo la costa e all’interno rivelano un’inaspettata varietà di ambienti, dai ginepreti alle zone umide popolate da uccelli migratori, fino alle creste più alte, dove lo sguardo si apre sul mare e sull’infinito. Salire verso Punta della Scomunica significa affrontare il punto più alto dell’isola, ma anche avvicinarsi metaforicamente al suo cuore più segreto.

Lontano dal fragore, l’Asinara insegna l’ascolto: dei passi sul terreno sassoso, del fruscio della macchia, del passato che ancora aleggia tra mura dismesse e camminamenti dimenticati. L’esperienza del cammino si fa profonda, quasi meditativa, perché impone lentezza, attenzione, rispetto. Ogni giorno trascorso sull’isola diventa occasione per riscoprire un equilibrio tra l’uomo e l’ambiente, tra bellezza e memoria, in un luogo che ha saputo trasformare il proprio isolamento in una forma unica di autenticità.

Ore di cammino effettive, soste escluse.
Ore, chilometri e dislivelli sono comunque puramente indicativi.

Sabato 26 / Ritrovo
Ritrovo a Stintino Porto Vecchio ore 16.00. Breve escursione a Capo Falcone per il tramonto

Domenica 27 / Fornelli – Sentiero del Granito – Fornelli
5 ore di cammino, 12 km, 100 m in salita

Lunedì 28 / Fornelli – Sentiero dell'Acqua – Fornelli
3 ore di cammino, 8 km, 50 m in salita

Martedì 29 / Fornelli – Castellaccio – Cala D'Oliva
4 ore di cammino, 9 km, 200 m in salita

Mercoledì 30 / Cala Reale – Cala D'Oliva
3 ore di cammino, 8 km, 100 m in salita

Giovedì 1 / Cala D'Oliva – Faro P.ta Scorno
7 ore di cammino, 17 km, 400 m in salita

Venerdì 2 / Cala D'Oliva – P.ta della Scomunica – Cala D'Oliva
6 ore di cammino, 13 km, 500 m in salita

Sabato 3 / Rientro
Trasferimento a Porto Torres con arrivo verso le ore 11.30

Ritrovo: sabato 26 settembre ore 16.00 a Stintino
Rientro: sabato 3 ottobre ore 11.30 da Porto Torres
Come arrivare al luogo di ritrovo: bus di linea per Stintino da Porto Torres

Tipo di viaggio: semi stanziale con due basi fisse
Notti: in b&b, ostelli, sistemazioni in camerate, in stanze doppie / triple / quadruple

Cosa portare: scarponi da trekking collaudati e alti alla caviglia (consigliati di pelle), abbigliamento comodo per camminare, si consiglia lana merinos per calze e magliette, zaino comodo che contenga il tutto, costume da bagno, maschera snorkeling. Alla richiesta di perfezionamento della prenotazione, riceverete l’elenco delle cose da mettere nello zaino.