Marocco
La Valle delle rose e le Gole del M'Goun
Il versante meridionale dell’Alto Atlante, preludio al Sahara, cela una vallata affascinante e unica, dominata dal Monte M’Goun, solcata dall’omonimo fiume e conosciuta come “Valle delle rose e delle cento Kasbah”. L’esotismo delle fragranze floreali, i contrasti cromatici, i villaggi in terra cruda e l’ambiente selvaggio delle sorgenti, dove il greto del fiume si restringe a formare spettacolari canyons, rendono questo cammino affascinante e vario. Un viaggio speciale perché romantico e avventuroso al tempo stesso. Da vivere intensamente, camminando in carovana berbera, insieme ai valligiani e ai loro meravigliosi muli, ineguagliabili per mitezza e coraggio.
Descrizione cammino
Kalaat M’Gouna è il villaggio da cui inizia la valle. Arrivando sulla piazza principale si avverte un ambiente nuovo, in parte misterioso. Qui si fermano i comuni mezzi di trasporto pubblico, sostituiti da coloratissimi furgoni con la scritta “trasporti misti”, cioè persone e merci insieme. Sono sempre affollati, ma non è grave: esauriti i posti a sedere compaiono sgabelli sui quali accomodarsi nel corridoio, mentre i ragazzi si arrampicano di buon grado sul portabagagli.
Il percorso a piedi inizia fra i campi coltivati e i giardini di Boudeghrar, il villaggio dei nostri mulattieri: case di pietre, fango, legno di betulla e mattoni in terra cruda; linde e accoglienti nella loro spartana semplicità. Un nido di cicogna in cima al minareto e qualche segno lasciato dal terremoto che qui non è stato devastante come nell’area del Toubkal. Le kasbah, antiche vestigia della civiltà berbera, veri châteaux de sable, lo hanno affrontato bene, rivelandosi un miracolo architettonico, e le loro torri svettano ancora orgogliose e accattivanti.
A primavera, sorprendenti cuscini rosa formati da una miriade di delicati, piccoli fiori riuniti a bouquet, impreziosiscono un cammino magico, non troppo frequentato e ricco di attrattive.
È la rosa di Damasco, una delle varietà antiche più importanti e apprezzate in profumeria e in cosmesi, che qui viene utilizzata per creare barriere spinose a protezione degli orti, ma che rappresenta anche un’importante integrazione dell’economia locale. I campi, coltivati a mais bianco e ortaggi e recintati dai roseti, sono intersecati da comodi sentieri che non si discostano mai troppo dalla sponda del fiume.
L’ambiente bucolico della bassa valle cambia e si fa più aspro salendo di quota. Terminati i sentieri, la sola via da seguire diventa il greto del fiume, ora ampio e ghiaioso, ricco di vegetazione ripariale, ora incassato fra le pareti delle spettacolari gole di falesie brune. Talvolta occorre guadare o procedere camminando nell’acqua. La valle culmina presso il villaggio Tishki, a 2.000 metri di altitudine, dove a rompere il silenzio è solo lo scroscio della cascata da cui il fiume ha origine.
Lo stile del cammino
Il cammino in carovana rappresenta una scelta che non ha il semplice scopo di alleggerirci del peso dei nostri zaini. È un’esperienza che ci consente di entrare in diretto contatto con lo stile di viaggio che ha costituito il cuore della civiltà sahariana. Una scelta che oggi consente almeno a una piccola parte della popolazione locale di mantenere le proprie abitudini di vita seminomade e di non rinunciare alla propria identità culturale, sempre più minacciata dal restringersi degli spazi vitali del nomadismo.
Con gli amici carovanieri avremo modo di entrare in confidenza, condividendo giochi, racconti, musica e momenti conviviali.
Inoltre privilegeremo sempre, ove possibile, l’utilizzo di servizi, cibi e materiali del territorio.
Le nostre scelte di responsabilità
Ai generali valori fondanti del turismo responsabile – equità economica e distribuzione sul territorio dei guadagni, tolleranza, rispetto, incontro con le popolazioni locali – che sono centrali e fondanti del nostro stile di viaggio, ci piace unire elementi di conoscenza non didascalica dei territori che con lentezza e attenzione attraversiamo: ammirarne le bellezze, prendendo tuttavia coscienza di criticità e contraddizioni.
Questo cammino sarà particolarmente attento, dunque, all’informazione su attualità e futuro delle popolazioni di tradizione nomade e di quelle contadine delle oasi. La presenza di Said, guida locale, e di Marina, guida italiana, è voluta proprio per facilitare l’incontro e la comprensione della complessità della cultura e delle tradizioni locali.
Programma
Ore di cammino effettive, soste escluse.
Ore, chilometri e dislivelli sono comunque puramente indicativi.
Sabato 26 / Ouarzazate
Ritrovo in mattinata all’aeroporto di Marrakech e trasferimento in minibus a Ouarzazate. Notte in hotel.
Domenica 27 / Ouarzazate – Kalaat M’Gouna – Boudeghrar
2 ore di cammino, dislivelli irrilevanti. Notte in gîte d'étape.
Lunedì 28 / Boudeghrar – Casbah Al Hout – A’Rabat Ait Hamid
5 ore di cammino, 15 km, 200 m in salita, 100 m in discesa. Notte in gîte d'étape.
Martedì 29 / A’Rabat Ait Hamid – Tishki
5 ore di cammino, 16 km, 450 m in salita, 550 m in discesa. Notte in gîte d'étape.
Mercoledì 30 / Tishki – Ameskare – Amjgag
5 ore di cammino, 16 km, 450 m in discesa lungo il corso del fiume. Notte in gîte d'étape.
Giovedì 1 / Amjgag – Ait Amrau
4h30 di cammino, 15 km, 350 m in salita, 500 m in discesa. Notte in gîte d'étape.
Venerdì 2 / Ait Amrau – Boudeghrar
5h30 di cammino, 18 km, 60 m in salita, 200 m in discesa lungo il corso del fiume. Notte in gîte d'étape.
Sabato 3 / Marrakech
Trasferimento in minibus a Marrakech. Notte in hotel.
Domenica 4 / Rientro
Rientro possibile dall’aeroporto di Marrakech a partire dalle prime ore del mattino.
Altre informazioni utili
Documenti: passaporto, con validità residua di almeno 3 mesi.
Difficoltà tecniche: si cammina anche fuori sentiero, nel greto del fiume, talvolta nell’acqua.
Notti: due notti in albergo, in stanze doppie/triple/quadruple; sei notti in gîte d'étape (case di tappa) in camerate.
Ritrovo: sabato 26 aprile, entro le h 12.00 locali, all’aeroporto di Marrakech.
Rientro: domenica 4 maggio, dalle prime ore del mattino, dall’aeroporto di Marrakech.
Come arrivare al luogo di ritrovo: voli di compagnie low cost (Ryanair, Easyjet, Wizzair) e di bandiera (Royal Air Maroc) dai principali aeroporti italiani.
Cosa portare: scarponi da trekking collaudati e alti alla caviglia (consigliati di pelle), sandali da trekking in materiale impermeabile, abbigliamento comodo per camminare, si consiglia lana merinos per calze e magliette, zaino ergonomico, sacco a pelo. Alla richiesta di perfezionamento della prenotazione, riceverete l’elenco delle cose da mettere nello zaino
Per approfondire
- Intervista a Said e Marina: La felicità erano l’erba e i datteri
Letture
- Fatima Mernissi, L’harem e l’occidente, Giunti, 2006
- Mohammed Bennis, Il Mediterraneo e la parola. Viaggio, poesia, ospitalità, Donzelli, 2009
- Tahar Ben Jelloun, Marocco, romanzo, Einaudi, 2010
- Antoine de Saint-Exupéry, Il piccolo principe, Bompiani, 2010
- Leila Slimani, Nel giardino dell’orco, Rizzoli, 2016
- Leila Slimani, Il Paese degli altri, La nave di Teseo, 2020
FAQ – domande frequenti
- Per quanto riguarda i soldi che dovremo portare per le spese previste sul posto, conviene cambiarli in Italia in Dirham marocchino o direttamente in aeroporto a Marrakech?
Il Dhiram marocchino (sigla internazionale: MAD) è una moneta non convertibile che può essere acquistata solo in Marocco. Potrai comodamente cambiare in aeroporto.
Periodo: dal 26 aprile al 4 maggio 2025
Durata: 9 giorni / 8 notti
Difficoltà: 3 orme
Ore di cammino giornaliere: 6
Corrispettivo (specifico) per la partecipazione: 250,00 €
Altre spese previste (cassa comune): 650,00 € ca. per le spese relative a:
36% guide locali, personale al seguito e noleggio muli; 28% alberghi, rifugi e gites d’étape; 18% pasti; 18% trasporti con minibus e fuoristrada (da non inviare, ma da portare con sé)
Pasti: pranzi, cene e colazioni preparati dal nostro cuciniere berbero durante il cammino, in ristorantini oppure nelle strutture ospitanti a Ouarzazate e Marrakech
Aereo: dopo la conferma della partenza, la Compagnia dei Cammini fornirà il piano voli e i partecipanti provvederanno singolarmente all’acquisto del biglietto aereo.
Tipo di viaggio
Itinerante
Tipo di zaino
Zaino con l’attrezzatura di giornata
Punti forti
- I villaggi berberi e le kasbah
- Gli orti protetti da siepi di rose damascene
- Il fiume, la cascata e i canyons
È bene sapere che
A volte si cammina nell’acqua
Note
Alimentazione: chi è vegetariano/vegano o chi ha particolari necessità alimentari lo comunichi per tempo, cioè al momento dell’iscrizione.
Iscrizioni: dopo aver ricevuto conferma dalla segreteria sulla disponibilità e l’avvenuta iscrizione, inviare 250,00 € (+ 20 € se non avete la tessera per il 2025).
Pagamento: tramite c/c bancario Banca Etica, IBAN: IT68M0501812101000017245945, intestato a Compagnia dei Cammini, specificando nella causale del bonifico Nome Cognome – 034 La Valle delle rose e le Gole del M'Goun.
I nostri gruppi hanno mediamente una composizione tra gli 8 e i 15 partecipanti. La partenza del cammino sarà confermata al raggiungimento di un numero minimo di partecipanti.
Assicurazioni e condizioni: leggi più informazioni sulle polizze assicurative e le condizioni.
Telefono cellulare: se avete la necessità di averlo con voi sappiate che condizione necessaria per partecipare al viaggio è tenerlo acceso solo alla sera dopo ogni tappa e al mattino prima di partire. Mai durante il cammino comprese le soste. Se utilizzate il cellulare per fare le foto vi chiediamo di utilizzare la modalità aereo in modo da consentirvi comunque di rimanere sconnessi. Se volete lasciare a casa il telefono, quello della guida sarà a vostra disposizione in casi di emergenza. Il Cammino è un cammino di gruppo e del qui e ora, il cellulare, l’I-pod e oggetti simili non permettono di godere a pieno dell’esperienza di cammino che proponiamo.
Consigliamo ai camminatori la lettura del libro L’arte del camminare di Luca Gianotti (Ediciclo 2023), che contiene tanti utili suggerimenti sia pratici che psicologici per affrontare preparati i nostri cammini. E consigliamo anche la lettura del libro Alzati e cammina di Luigi Nacci (Ediciclo 2014) per trovare la motivazione interiore a mettersi in cammino.