I “ru” in Valle d’Aosta
C’era la peste a metà del 1300 in Valle D’Aosta come in quasi tutta l’Europa.
La popolazione era chiusa in casa spaventata e si muoveva il meno possibile.
Nasceva allora l’esigenza di trasformare l’economia sociale da pastorizia di pecore ad allevamento di mucche più stanziali e più facili da gestire senza muoversi.
Con un grande sforzo delle amministrazioni e di tutta la popolazione contadina si cominciarono a scavare canali per raccogliere l’acqua e innaffiare i prati per fornire il fieno alle mandrie. Nacquero i Ru, in dialetto patois “ruscello”.
20 giugno 2024
E di fianco al Ru i sentieri per la manutenzione, per tenerli puliti in modo che l’acqua scorra sempre; dalla primavera all’inverno.
Da qualche anno in Valle D’Aosta stanno ripristinando i sentieri e i percorsi di acqua antichi di 700 anni. Sono passeggiate bellissime da fare quasi sempre con dislivelli ridotti. Col viaggio di Ferragosto (I Ru e le montagne balcone) ne percorreremo alcuni.
Claudio Ansaloni